Seoul da oltre una decade è diventata una delle città da cui partono trend che poi si allargheranno in tutto il mondo. Oggi è famosa per le sue gallerie d’arte, le piccole boutique dove trovare vestiti sartoriali, i locali dal design raffinato e i cafe, siano essi eleganti o particolarmente pacchiani.
Tutto questo, e molto altro ancora, si può trovare un po’ ovunque nella capitale coreana, ma alcuni quartieri sono decisamente più alla moda di altri.
Tutti conoscono i grandi classici: Insa-dong è celebre per le mostre d’arte e gli oggetti di artigianato, Hongdae è la zona dove i giovani di Seoul amano spendere pomeriggi e serate, tra locali, photo-studios e negozietti ultrapop. A Myeong-dong, il cuore commerciale della città, è difficile non farsi rapire dalla voglia sfrenata di fare shopping, mentre Itaweon è il quartiere dedicato alla vita notturna e certamente il più internazionale.
Non esistono turisti che non visitino tutte le zone appena menzionate, ma dove vanno realmente i local? Quali sono i quartieri più alla moda e hipster di Seoul? Quali quelli dove ancora i turisti non sono arrivati e dove i coreani meglio vestiti e truccati amano spendere i loro soldi?
Beh, sappiate che se siete alla ricerca di bar, ristoranti, caffetterie, ma anche gallerie d’arte e piccoli negozi d’abbigliamento davvero fuori dal comune, innovativi ed esclusivi non potete limitarvi a Insa-dong, Hongdae, Myeong-dong e Itaweon, perché Seoul è punteggiata da decine di quartieri decisamente più a la page, basta conoscerli.
In questo articolo non parleremo delle zone più tradizionali, in cui trovare ristoranti fumosi e a buon mercato, ma di aree nuove, più costose, meno legate al passato e decisamente proiettate al futuro.
Questi sono i quartieri più hipster e alla moda di Seoul da includere assolutamente nel vostro itinerario in città.
Hapjeong
In molti considerano Hapjeong l’anti Hongdae: si trova a una sola fermata di metro dal ben più conosciuto quartiere giovane, è decisamente meno inflazionato e più esclusivo (l’età media di chi lo frequenta è più alta rispetto a Hongdae ma comunque intorno ai 30 anni massimo).
Si divide principalmente in due zone: una (in Yanghwa-ro 6-gil) è dedicata ai ristoranti e ai bar (eleganti, moderni e poco tradizionali), mentre l’altra (tra Wausan-ro 13-gil e la Sangsu Station) è piena di café e locali dove passare qualche ora a chiacchiere con un’amico o a lavorare in un ambiente ricercato mentre si sorseggia un tea di buona qualità.
Nel periodo della fioritura dei fiori di ciliegio il quartiere acquista un fascino davvero speciale.
Ad Hapjeong potrete venire a qualunque ora del giorno, ma di sera si anima molto di più.
Samcheong
Samcheong si trova ai piedi di Bukchon Hanok, il quartiere con gli edifici tradizionali più famoso di tutta la capitale della Corea del Sud: si tratta fondamentalmente di un’unica lunga via sui cui due lati si snodano gallerie d’arte, caffetterie con location dal design raffinato e ristoranti abbastanza eleganti.
L’edificio che ospita lo Starbucks di Samcheong rappresenta perfettamente l’anima del quartiere, caratterizzato da un’architettura volutamente sghemba e ultramoderna.
Il quartiere dà il suo meglio dalla tarda mattinata in poi, mentre di sera tende a spegnersi.
Mullae-dong
Quando Hongdae a metà degli anni duemila si è trasformato da quartiere di artisti e musicisti a una mecca consumistica per i più giovani, i prezzi degli alloggi e dei negozi in zona sono schizzati alle stelle. Come spesso accade in questi casi, gli artisti più squattrinati si sono dovuti cercare un’altra casa.
L’hanno trovata a Mullae-dong, a sud del fiume Han, storicamente quartieri degli artigiani e delle piccole aziende che lavorano ferro e metallo.
Nasce così una delle zone più interessanti di tutta Seoul, dove piccoli ristoranti ricercati, locali dove godere di un brunch internazionale e izakaya poco conosciuti proliferano in un’a zona’area che ancora non si rassegna ad abbandonare la sua anima “industriale”: il suo “mural village” è un susseguirsi di street art fatta sulle saracinesche delle aziende artigiane.
Il quartiere dà il suo meglio dal tardo pomeriggio a sera inoltrata.
Ikseon-dong
Dopo aver passato qualche ora a Insa-dong, tappa fissa di tutti i turisti in città, attraversando un paio di strade vi ritroverete nelle strette vie del villaggio Hanok di Ikseon-dong, dove le case tradizionali sono state trasformate in ristoranti e bar serali/notturni.
Nonostante la vicinanza con il Gyeongbok-gung e il Changgyeong-gung e della ben più turistica Insa-dong, Ikseon-dong, pur se frequentata anche da tanti turisti, mantiene un’anima tradizionale e tra tutti i quartieri citati in questo articolo è dal carattere più intimo.
Venite qui quando inizia a calare il sole e cercate un ristorantino dove godervi un bel bbq coreano e litri di soju.
Seochon
Seochon confina con il Gyeongbok-gung: proprio per questo motivo tra le zone menzionate in questo articolo è la più conosciuta dai turisti e non è raro vederci passeggiare tante persone che indossano l’hanbok, l’abito tradizionale coreano.
Il quartiere ha due zone di interesse principale: la prima è la sua food alley, la classica strada pedonale (o quasi) lunga poche centinaia di metri ma capace di ospitare un’infinità di ristoranti e ristorantini, che vanno dal locale di kalguksu dove vanno i lavoratori in pausa pranzo all’hamburger internazionale.
La seconda zona è un piccolo Hanok village, nelle cui case tradizionali potrete trovare bellissimi café e sale da tea con giardini interni da sogno e piccole guest-house. Nel cuore del quartiere troverete anche il Ground Seesaw Seochon, uno dei musei che ospita le mostre più d’avanguardia di tutta la città e con una struttura/edificio ultramoderno da lasciarvi a bocca aperta.
Seongsu-dong
Qualche centinaio di metri a est della Seoul Forest, uno dei parchi più belli della città, si trova un quartiere talmente alla moda da risultare un pochino troppo pacchiano. Sorge in quella che era una zona industriale e infatti gli edifici che ora ospitano eleganti boutique di vestiti, locali che più hipster non si può, esposizioni d’arte (spesso di dubbia qualità) e atelier che propongono i marchi più costosi della kbeauty, erano un tempo piccole fabbriche.
Molto bello il Commond Ground, un mercato (sia di cibo che di abbigliamento) creato con container coloratissimi.
Il colpo d’occhio è quindi fenomenale, ma molto spesso le attività commerciali di Seongsu-dong sono tanto, tantissimo fumo e poco arrosto.
Il pomeriggio, soprattutto nel weekend, il quartiere è al massimo del suo splendore.
Hannam-dong
Grazie alla sua posizione (si trova vicinissimo a Itaewon) e alla presenza di tante ambasciate, Hannam-dong è il più internazionale tra i quartieri elencati fino a questo momento.
L’impronta artistica è decisamente presente da queste parti e si esplicita non sono in diversi locali che fanno musica dal vivo, ma anche nelle presenza di alcuni tra i musei più interessanti in città, tra cui l’interessante Leeum Sambung Museum of Art che coniuga arte classica e contemporanea.
Non dimenticate di fare una visita a Blue Square, un complesso culturale che ospita un teatro che ospita concerti, una libreria molto particolare, una galleria d’arte e una caffetteria.
Yongsan Haebangchon Village
Un tempo era un Moon Village (le zone della città, spesso arroccate sulle colline, dove era emarginata la parte più povera della poppolazione), tra i più vicini al centro di Seoul, mentre oggi è un quartierino molto ambito, quasi di moda (infatti molte vecchie case sono ora in ristrutturazione). È una zona molto tranquilla con molti ristoranti, locali ed internazionali, piccoli caffè alla moda e bar serali. I classici con pochi posti a sedere ed un oste attento.
Come tutti i Moon Village si snoda su e giù per una collinetta e regala quindi paesaggi stupendi sulla città che lo circonda: gran parte dei bar più belli sono infatti costruiti sui tetti delle vecchie case ora ristrutturate e adibite a locali.
Ci sono molti stranieri che vivono in questa zona e nelle vicinanze e la presenza del vicino Mercato di Haebangchon Sinheung sta rendendo il quartiere sempre più popolare.
Tra tutti i quartieri di cui vi abbiamo parlato è sicuramente il nostro preferito, perché preferisce la sostanza all’apparenza.
